Narrativa

Romanzo

Una ragazza fuori stagione

Tutto dipende da come vedi le cose.  Lucrezia, la protagonista, è convinta che succede tutto a lei. Si ripete “Ma possibile che sempre a me deve capitare?” Indossa degli occhiali speciali che le fanno vedere grandi disgrazie anche nei più piccoli inconvenienti, così di fronte alle disavventure reagisce affondando il cucchiaio nel barattolo della Nutella. Single perché nessuno la vuole e se la vuole presto cambia strada, Lucrezia è una donna sempre alla ricerca dell’amore con la A maiuscola. Per fortuna ci sono le sue amiche e colleghe, Teresa e Claudia, ad ascoltare le sue lamentele e a consolarla. Proveranno a consigliarla, ma non sempre ci riusciranno. Insieme vivranno delle belle avventure che le vedranno solidali e amiche per la pelle. Lucrezia sarà sempre una ragazza fuori stagione, con gli anni che passano, le ferite che rimarginano e i sogni che colorano la vita. Un frutto fuori stagione è una primizia, qualcosa di unico che si gusta in ogni tempo e lei, Lucrezia, è proprio così. Una ragazza dalle grandi risorse, da scoprire e custodire come un gioiello prezioso. Dovrà percorrere una lunga strada per capirlo e riuscire a darsi il giusto valore tra alti e bassi, tra gioie, emozioni e delusioni. Le si apriranno nuovi mondi e comincerà a vedere le cose in un modo tutto diverso. Nuove conoscenze e nuove amicizie porteranno la protagonista a riscoprirsi e a volersi bene donandole nuova luce. Di questo si accorgeranno le amiche di sempre che in parte condividono con lei esperienze, sogni e risate ma anche Alfredo che nella semplicità e genuinità offerta dalla natura riuscirà a cogliere il frutto maturo gustandone il sapore succoso. Fondamentale il percorso introspettivo della protagonista attraverso il contatto con la natura e l’Universo stesso.

Raccolta di Racconti

Oltre la Siepe

Oltre la siepe, oltre il muro dell’indifferenza, oltre le mura di cinta, oltre il dolore, oltre la disperazione, oltre cosa c’è? Me lo sono chiesta tante volte. Anche da piccola chiedevo a mio padre: “Papà ma oltre questa strada cosa c’è, quando finisce dove si va a finire, quando uno muore dove va?” E continuo a chiedermelo convinta che queste barriere che molte volte ci creiamo da soli bisogna in qualche modo superarle trovando una spinta per oltrepassare gli ostacoli. Le barriere si ergono davanti a noi impedendoci di vedere oltre, di perdonare, di scoprire, di mettersi in gioco, di sbagliare, di provare, di vivere. Ecco che i personaggi dei vari racconti in qualche modo spiegano come fare attraversando momenti di crisi, cadendo e rialzandosi. Sono per lo più donne e inizialmente erano solo donne, poi si è aggiunto qualche elemento maschile perché a volte anche gli uomini si barricano dietro alle siepi per non vedere, per non mostrarsi fragili agli occhi del mondo. Sono personaggi inventati che vivono storie di normale quotidianità sfiorando problemi con i quali molti di noi hanno avuto a che fare. Sono personaggi che si conoscono per la prima volta in questo teatro creato dall’autrice, ognuno ha un ruolo nella vita, un talento che bisogna scoprire e valorizzare. C’è chi non ne è consapevole e per questo non lo cerca, chi invece tenta in tutti i modi di soffocarlo e chi con coraggio dà una svolta al proprio incedere per lasciare spazio a se stesso, dando luce a doti nascoste e soffocate. Questi personaggi ora si prendono per mano e insieme decidono di andare “oltre la siepe” alla ricerca del proprio io, chi timidamente, chi in modo fragile e chi con immenso coraggio. Caro lettore: Betty, Laila, Amelia, Giacinto, Matilde, Caterina, Clementina, Maggie, Sonia, Maria, Teresa, Tommaso, Sally, Kali, ti stanno aspettando in fondo al libro perché tu ti unisca a loro per intraprendere insieme un percorso nuovo al di là di tutto. Ci sono anche io in questa catena umana e tanti altri che sono ancora nascosti nel mio cuore. Tu che fai, vieni con noi?